
Pian dell’Osteria è cambiato.
Si è aperto a nuovi sguardi, nuove prospettive, nuovi orizzonti.
All’inizio del 2023 è stato necessario l’intervento di parziale disboscamento, da anni pianificato e concordato con il Comune di Pistoia e con la Regione Toscana, delle fitte abetiere di Pian dell’Osteria. Gli alberi sono stati tagliati, perché in montagna si può vivere e di montagna si deve vivere: l’utilizzo delle risorse che la montagna e il bosco mettono a disposizione, nell’ambito del ciclo di vita naturale e del rispetto per il territorio, lo permettono. La salvaguardia della biodiversità, della sicurezza del bosco e di chi lo vive lo impongono.
Pian dell’Osteria rimane la stessa, ma nuovi spazi adesso ci si aprono davanti. Grazie alla loro vastità, diversità e integrità, i boschi dell’Orsigna rimangono uno straordinario patrimonio naturale, quasi senza eguali in tutto l’Appennino.

I boschi e le foreste in Italia costituiscono un prezioso patrimonio da difendere e da tutelare. Da tempo immemorabile l’uomo ha plasmato i soprassuoli forestali e ne ha influenzato la composizione specifica e la struttura. Le aree boschive italiane sono tra le più ricche di biodiversità in tutta Europa, contribuiscono in maniera significativa all’assorbimento di CO2 e ci difendono dagli effetti devastanti dei cambiamenti climatici e dai fenomeni atmosferici sempre più frequenti, improvvisi e spesso catastrofici.
Dagli anni 60 ad oggi i boschi e le foreste in Italia sono arrivati ad occupare più del 40% della superficie nazionale, per un totale di 11 milioni di ettari di terreno. Il progressivo abbandono dei terreni agricoli da parte di agricoltori e allevatori a favore di aree più urbanizzate, insieme ai cambiamenti climatici degli ultimi decenni, hanno contribuito ad una crescita esponenziale di aree pericolose per l’uomo e per la natura stessa.
Se da un lato oggi la nostra società ha perso il rapporto con i boschi, dall’altro ha acquisito maggiore coscienza dell’importanza insostituibile delle foreste, la cui conservazione deve passare necessariamente da una gestione oculata degli spazi. La sostenibilita’ delle zone boschive passa attraverso un’opera di costante manutenzione che, sotto il diretto controllo dei Tecnici Forestali e seguendo le normative delle autorità locali e regionali, prevede il diradamento, il taglio e il rimboschimento di alcune zone particolarmente critiche. In questo modo si ottiene:
- il miglioramento della sicurezza, della qualità e della stabilita’ del suolo,
- una migliore salvaguardia e conservazione della biodiversita’
- una maggiore accessibilita’ e fruibilita’ delle aree.
- l’ingresso di specie autoctone per disseminazione e rinnovazione naturale.
- minor rischio di collasso, incendio e proliferazione di parassiti.
